Confturismo: "L'incoming vale 5,7 miliardi di euro, ma molto va fuori Italia"

Un fatturato totale pari a 5,703 miliardi di euro, il 47,1 per cento dei quali nelle tasche dei tour operator italiani e il restante in quelle delle aziende estere. È questa la fotografia della filiera incoming scattata da Confturismo, secondo i dati presentati dal responsabile settore turismo di Confcommercio Alberto Corti.

Lo studio fa il punto anche sui guadagni degli operatori: escluse le spese dei servizi, all'estero la remunerazione di tour operator e distribuzione copre il 12,2 per cento del fatturato totale, mentre per i tour operator italiani che operano nell'incoming la percentuale si attesta all'11,4 per cento.

Tra i mercati esteri, la Germania rappresenta il primo in classifica per i flussi in arrivo sulla Penisola; la Russia, invece, è quello con il trend di crescita migliore, mentre gli Stati Uniti conquistano la vetta tra i bacini intercontinentali (sempre per numero di arrivi). Il Giappone, infine, è il mercato più affezionato al prodotto Italia e ai pacchetti tra i Paesi extraeuropei.

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