Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un semestre record per il congressuale a Napoli. Nella prima parte del 2025, il comparto ha registrato una crescita di oltre il 21% in più rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 30% rispetto al 2023. Il miglior dato mai registrato dal 2015, anno della nascita del Cbn.
“Il successo del Mice a Napoli, ma anche in altri territori locali come i Campi Flegrei, Ischia, Pompei e Caserta, è merito di un gruppo di operatori privati che ha creduto e crede nelle destinazioni campane e nelle loro potenzialità” spiega la direttrice del Cbn, Giovanna Lucherini.
I numeri del congressuale hanno quasi doppiato il pre-Covid (+76% rispetto al 2019) e sono in aumento le richieste per organizzazione di eventi da clienti internazionali e soprattutto intercontinentali (in particolare Usa, Sudamerica, Cina e Giappone).
“Il nostro è un territorio dalle grandi potenzialità – spiega il presidente del Cbn, Alfonso Scuotto -. Sarebbe importante creare nuovi centri congressuali capaci di attrarre eventi non solo di spessore internazionale, ma anche con una maggiore capacità in termini numerici. Penso alla zona di Napoli Est, in particolare a San Giovanni a Teduccio dove un polo congressuale potrebbe coniugare le attività marittime con quelle cittadine”.
Nel 2024 la città ha ospitato più di 500 delegati, 10 congressi, con una ricaduta economica superiore a 5,4 milioni di euro. “Per lo sviluppo del turismo congressuale come motore economico per il Meridione - rimarca Lucherini - il tema della Governance strategica delle destinazioni è determinante: ancora si fatica, però, ad avere una visione sistemica per una stabile sinergia pubblico-privato”.
“L’obiettivo - conclude Scuotto - è conquistare nuovi mercati utilizzando, e migliorando, le risorse congressuali di cui la città già dispone, ma anche avendo un visione di lungo periodo e favorendo investimenti mirati che permettano alla città di rimanere stabilmente tra le principali destinazioni congressuali d’Europa”.