Atterra il primo volo di linea per l'isola di Napoleone: una chance per il turismo

Per l’isola di Sant’Elena, conosciuta al mondo come luogo remoto di esilio di Napoleone Bonaparte, si apre ufficialmente il capitolo turismo, anche se non potrà mai diventare una destinazione di massa. Anzi, per quanto possa essere attrattiva, vista la difficoltà di riuscire a raggiungerla, solo pochi appassionati riusciranno a visitarla.

È atterrato infatti sabato scorso il primo volo di linea partito da Johannesburg (con tappa a Windhoek) operato da SA Airlink. Sei ore e 15 minuti per trasportare un massimo di 76 passeggeri a bordo di un Embrear E190.

Una limitazione dei posti dettata dalla necessità di caricare una quantità di carburante in grado di garantire l’autonomia per due ore di sorvolo ed eventuale ritorno senza atterraggio. Sull’isola, infatti, soffiano fortissimi venti che possono rendere impossibile o comunque troppo pericoloso l’atterraggio.

Dopo l’apertura dei voli, si lavora adesso alla macchina per attrarre turisti: tra i progetti la creazione del ‘Dark skies park’, un’area dove sarebbe completamente assente l’quello che è comunemente denominato ‘inquinamento luminoso’.

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