Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dal Convegno di Federparchi, tenutosi al Parco nazionale Adamello Brenta appena conclusosi, è stato lanciato l'allarme: non ci sono fondi per difendere il verde (nonostante si tenda a parlare continuamente di ambiente e, per il turismo, di vacanze verdi). Ma la natura va curata e tutelata. I contributi statali sono diminuiti e le risorse vanno reperite attraverso l'accesso a programmi nazionali e comunitari oltre che la vendita di prodotti e servizi Anche gli stanziamenti regionali, come ha mostrato un'indagine svolta dalla rivista Parchi, risentono di tagli e fluttuazioni politiche. Tra le varie opportunita' che rendono concreta la prospettiva di un ritorno economico per i singoli parchi, lo sfruttamento dei servizi ambientali per cui, nell'ambito del Protocollo di Kyoto, si potrebbero trasformare le nuove riforestazioni delle aree protette in crediti, da cedere a chi sia interessato a neutralizzare le proprie emissioni; oppure, la deducibilità dal reddito d'impresa delle elargizioni liberali a favore del finanziamento della ricerca degli enti parco, contenuta nell'ultima legge finanziaria