Africa, i t.o.
ci credono:
“Il futuro
è nel turismo”

È mal d’Africa. Primo a ripartire nel post pandemia, il Continente Nero sta macinando numeri capaci di sorprendere anche chi aveva predetto il successo della destinazione. “Già nel 2022 – conferma il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci – l’Africa aveva recuperato l’83% dei valori registrati nel 2019, contro una media mondiale ferma globalmente al 75%”.

E il 2023, come confermano i dati diffusi dall’Unwto, ha sancito il definitivo ritorno al pre-pandemia, con il 96% dei passeggeri movimentati rispetto a quelli del 2019 e alcuni picchi ‘virtuosi’, come ad esempio quelli di Etiopia (+30% sul 2019), Marocco (+ 11%) o Tanzania (+20%).

“Si tratta di un successo destinato a consolidarsi – aggiunge Peci – motivato da diversi fattori. Già durante la pandemia, l’Africa era meno interessata di altre aree del mondo da notizie negative. Inoltre, alla fine dell’emergenza la grande voglia di tornare a viaggiare espressa dal mercato europeo ha trovato nell’Africa Bianca, quella delle coste mediterranee, una perfetta valvola di sfogo favorita dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Per questo, già i primi sette mesi del 2023 avevano registrato una crescita dell’8% rispetto ai valori pre Covid”.

Infine, il desiderio di vivere a contatto con la natura in ambienti aperti ha fatto la sua parte, spingendo i numeri anche sull’Africa australe ed equatoriale.

L’Africa delle ‘tre C’

Tutti questi fattori continuano a decretare il successo della destinazione, tracciando anche la rotta dello sviluppo futuro per operatori che, come Il Diamante, hanno colto il cambio di passo nelle esigenze della clientela. “Siamo in presenza di viaggiatori sempre più consapevoli e attenti a optare per un viaggio che sia sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale ma anche umano” aggiunge Claudia Agostini, che in Diamante è product manager per l’Africa Australe. Perché sarà l’Africa ‘delle tre C’ ad avere un futuro di successo: “Non solo commercializzazione del prodotto, ma anche attenzione alle comunità che vivono sul territorio e alla conservazione di una natura straordinaria” ricorda Davide Bomben, super esperto d’Africa che in Quality Group cura fra l’altro la formazione delle guide.

Se in casa del Diamante l’entusiasmo per il ritorno dell’Africa è tangibile, anche altri operatori, come Azalai, condividono la soddisfazione per ”il ritorno delle richieste di prodotti tailor made” come spiega il ceo Vittorio Coccoletti. “Il cliente italiano – aggiunge Cinzia Carri, p.m. Africa Australe, Oceano Indiano ed East Africa di Etnia Travel Concept – desidera essere sempre più libero di scegliere e definire il proprio viaggio e la Namibia si presta in modo particolare a questa esigenza”.

“Con Amo il Mondo – chiude Chiara Patanè, executive vice president di Uvet – ci stiamo muovendo verso tour tailor made, sviluppando sempre nuovi itinerari”.

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