Isole greche verso
la saturazione,
l’appello del turismo

I turisti in arrivo in aereo in Grecia aumenteranno di circa il 7% nel 2025. Un aumento che riguarderà soprattutto Atene e Salonicco, mentre le isole greche, in particolare nel Mar Egeo, sembrano aver raggiunto il limite in termini di numero di visitatori che possono ospitare.

Questo dato sta alimentando il dibattito sull’opportunità di limitare l’apertura di nuove strutture ricettive nelle destinazioni più popolari, come Santorini, Mykonos o Paros.

“Penso che dovrebbe esserci una barriera allo sviluppo di posti letto di qualsiasi livello di hotel, che sia un Airbnb o un albergo a cinque stelle. Poiché è in corso anche la pianificazione urbanistica speciale, chiediamo che non ci siano zone di sviluppo turistico” ha dichiarato a Euronews Nikos Zorzos, sindaco di Thera.

“Gli affitti a breve termine sono ormai fuori controllo” ha aggiunto la presidente degli albergatori di Paros, Mania Abatzi, che ha sottolineato come sull’isola ci siano attualmente 2 mila 500 posti letto in hotel, 16 mila camere in affitto e 35 mila posti letto di affitti a breve termine. Dopo il continuo aumento degli ultimi tre anni, si prevede che il numero di turisti che soggiorneranno nelle isole greche rimarrà stagnante nel 2025.

Il nodo infrastrutture

Per aumentare il numero di turisti sarebbe indispensabile creare le infrastrutture necessarie. “Infrastrutture come l’approvvigionamento idrico, il drenaggio, il traffico, che è un grosso problema sull’isola” sottolinea il presidente degli albergatori di Corfù, Babis Voulgaris.

Inoltre, i rappresentanti dell’industria turistica hanno chiesto che i 500 milioni di euro all’anno che lo Stato incassa dalla tassa di soggiorno pagata dai visitatori siano destinati a progetti che consentano alle destinazioni turistiche di offrire un turismo di qualità e sostenibile.

Gli albergatori greci sostengono inoltre che il termine ‘overtourism’ venga utilizzato nel Paese per coprire quelli che sono problemi storici del settore mai risolti dallo Stato.

“Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato progetti per 1,2 miliardi di euro da investire in infrastrutture turistiche solo nelle Baleari - ha dichiarato a Euronews Antonis Pagoni, presidente degli albergatori di Santorini -. Intanto, Santorini e Mykonos non hanno visto investimenti in infrastrutture. Non si può parlare di pianificazione strategica. Un nuovo porto a Santorini è un’infrastruttura necessaria”.

“Il turismo deve e può essere sviluppato insieme ad altri settori dell’economia greca - chiude il presidente della Federazione nazionale degli albergatori greci Yannis Hatzis -. È in atto una discussione che porterebbe la Grecia a smettere di fare affidamento sul turismo e a investire nel settore primario, nell’energia, nella manifattura e nella tecnologia, come se si trattasse di due poli competitivi, come se uno escludesse l’altro. La realtà è completamente diversa. Il turismo genera valore esportabile. Nel 2024, le entrate derivanti dal turismo in entrata raggiungeranno i 22 miliardi di euro. Il turismo genera occupazione, in particolare tra i giovani, dato che il tasso di occupazione degli under 30 raggiunge il 34%, rispetto al 12% dell’economia nel suo complesso”.

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