Turisti americani più ‘ansiosi’, crescono i timori sui viaggi all’estero

Cresce l’incertezza tra i viaggiatori americani. Un nuovo sondaggio condotto da Talker Research su un campione di 2mila persone residenti negli Stati Uniti ha rilevato come la maggior parte dei traveller statunitensi stia accusando una crescente ansia al solo pensiero di intraprendere un viaggio internazionale. Secondo l’indagine, nell’ultimo anno il 94% ha preferito intraprendere un viaggio domestico, mentre solo il 28% ha deciso di avventurarsi oltre i confini Usa.

La paura di viaggiare all’estero è aumentata per entrambi i gruppi: il 30% dei viaggiatori domestici ha dichiarato di non sentirsi sicuro all’idea di recarsi all’estero; mentre il 20% dei viaggiatori internazionali di sentirsi insicuro all’idea di ripetere un viaggio oltreconfine.

E mentre l’88% ha dichiarato di avere già in programma un viaggio nei prossimi 12 mesi, riporta traveldailynews.com, 4 su 10 stanno iniziando a nutrire timori sui possibili pericoli cui potranno incorrere viaggiando.

I motivi della paura

A generare l’ansia del viaggio potenziali ritardi e cancellazioni (42%), i mezzi di trasporto (40%), le attuali politiche governative (40%) e la percezione che altri Paesi hanno dei turisti americani (39%).

Tra gli altri fattori d’ansia segnalati dagli intervistati vi è il timore di farsi male durante il viaggio (31%), la scarsa conoscenza della propria destinazione (27%), l’aver viaggiato in luoghi pericolosi in passato (16%) e il ricordo di brutte esperienze di viaggio (15%).

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