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Il Disegno di Legge di Bilancio dello Stato per l’anno 2025 prevede lo stanziamento di 110 milioni di euro da destinare allo sviluppo del settore turistico sotto forma di contributi a fondo perduto.
Chi sarà interessato da questi contributi e per quali attività?
Purtroppo, ad oggi non è ancora dato saperlo in quanto tutto dipenderà dal decreto di natura regolamentare che dovrà essere emanato entro il 2 marzo 2025.
In ogni caso, come indicato nell’articolo 79 del DDL Bilancio (che trovate descritto e commentato qua), lo stanziamento avrà la finalità di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale, anche attraverso interventi in grado di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, la digitalizzazione dell’ecosistema turistico, le filiere turistiche e il turismo sostenibile.
In generale quante saranno le risorse destinate al Turismo da parte della prossima Legge di Bilancio?
A differenza di quanto anticipato qualche settimana fa dal Ministro il disegno di legge di bilancio 2025-2027 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero del turismo, spese finali pari a 425,5 milioni di euro nel 2025, a 203,8 milioni di euro per il 2026 e 165,9 milioni di euro per il 2027.
Rispetto alla legge di bilancio precedente, cioè quella per il 2024 dove venivano stanziati al Mitur circa 375 milioni di euro (commentata qua), il disegno di legge di bilancio 2025-2027 espone quindi per il Ministero del turismo un incremento di spesa nel 2025 (in termini assoluti pari a circa 59,6 milioni di euro, +16,3%) che però si riduce sensibilmente negli esercizi 2026 e 2027.
Significativa la distribuzione di tali risorse: oltre l’87% dei suddetti 425milioni di spesa autorizzata per il 2025, saranno destinati alla promozione e valorizzazione strategica dell’offerta turistica nazionale.
La restante parte delle spese autorizzate saranno destinate alla vigilanza e regolamentazione delle professioni turistiche (circa 18 milioni di euro, poco più del 4% del totale), al coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (circa 10 milioni di euro, poco più del 2% del totale), e alla informatizzazione, digitalizzazione e analisi statistica del settore turistico (4 milioni di euro) oltre alle altre spese istituzionali per la gestione del Ministero che portano al suddetto totale di 425 milioni.
Il 2025 sarà quindi l’anno degli investimenti da parte del Ministero nella promozione e valorizzazione del turismo nazionale: ne potranno beneficiare l’incoming, le strutture ricettive ed in generale chi concentra la propria attività di produzione, erogazione od intermediazione di servizi turistici sull’Italia.
Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.eu – www.travelfocus.it