Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le compagnie aeree low cost sembrano costantemente sotto esame e il loro modello accende interminabili discussioni, che si tratti della dimensione del bagaglio ammesso a bordo oppure del continuo dissidio con la distribuzione organizzata. Per non dimenticare poi rotte che aprono e chiudono all’improvviso lasciando sconcertati in primo luogo gli ignari passeggeri.
Ora si aggiunge un altro tassello all’efficacia o meno di un percorso iniziato negli Stati Uniti da Southwest e poi ben recepito nel resto del mondo, Europa in testa. Sicuramente il progetto low cost porta soldi nelle casse degli azionisti e nella maggior parte dei casi, anche quando si è di fronte a cali di rendimento anno su anno, la cifra al fondo della riga porta quasi sempre il segno più.
Il caso Wizz Air
Il caso di Wizz Air Abu Dhabi, però, mette in luce un limite, se vogliamo, che nel recente passato era già emerso con i tentativi di buttarsi sul lungo raggio a basso costo: ogni volta che il modello puro tenta di uscire fuori dagli schemi tradizionali avventurandosi in altre forme il risultato sembra essere sempre lo stesso: fine dell’avventura. Che sia prima ancora di partire, come per il lungo raggio appunto, oppure dopo 3-4 anni, come per Wizz Air Abu Dhabi, sempre in rosso finora e inadatta a reggere i ritmi finanziari richiesti.
Southwest cambia?
In questo contesto va citato anche un altro caso, ancora non chiuso, ma a cui il settore sta guardando con grande attenzione. Per questo dobbiamo spostarci oltreoceano e chiamare ancora in causa la madre di tutte le low cost, Southwest: i vertici del vettore stanno infatti rilevando un forte cambiamento nelle abitudini dei passeggeri (ovviamente Usa in questo caso) che oggi chiedono sempre di più servizi (lounge, business class ecc) che una low fare non è in grado di offrire. Quindi è tempo di una riflessione e valutazione se non sia arrivato il momento di cambiare pelle.
Ovviamente il mercato europeo è diverso, ma la storia ha insegnato più volte che ciò che nasce negli Stati Uniti trova poi terreno fertile dall’altra sponda dell’Oceano. Proprio come avvenuto come il fenomeno low cost, copiato, migliorato e reso molto più efficiente. Per il settore, quindi, l’ennesima partita aperta.