A cosa sono disposti a rinunciare gli italiani per andare in vacanza

Andare in vacanza, ormai, per molti è diventata una priorità. Ma fino a che punto? O meglio, a cosa rinunciano gli italiani pur di concedersi un periodo di relax? Albino Russo, direttore generale Ancc-Coop, lo racconta attraverso i risultati di una ricerca di mercato. Il 76% dice no a una cena fuori, il 68% all'abbigliamento, il 61% alla cultura e il 35% risparmia invece sul carrello della spesa.

Il 'cibo degli italiani'
"Questi numeri - spiega Russo - dimostrano come il turismo sia il nuovo 'cibo degli italiani'. È qualcosa che alimenta il benessere al punto da mettere in secondo piano perfino i beni primari. Proprio in uno scenario come questo, Coop deve essere presente". Secondo i dati, prosegue il manager, "il 69% delle persone non è contento della propria esperienza di viaggio, pertanto ritengo che Robintur, la nostra rete di agenzie, abbia ampi margini di crescita".

Stefano Dall'Ara, presidente di Robintur, prosegue: "Coop ha 8 milioni di soci e si nutre del proprio territorio. Quando lo scorso anno abbiamo presentato il nostro piano industriale, abbiamo certamente goduto dei 150 anni di credibilità di Coop".

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