Google alla conquistadel turismo: “I clienti cercano un’agenzia aperta 24 ore su 24”

Se il turismo è un segmento fondamentale per l’ecommerce, lo è ancora di più per Google. Big G lo ha dimostrato più di una volta, avanzando passo dopo passo nel settore travel fino a diventare un player di primo piano. Ora sarebbe pronta a fare il passaggio finale: diventare un’agenzia di viaggi online.  

L’intenzione è stata rivelata nel corso del Broadway Travel a Dubrovnik. Benedict Conway, travel specialist di Google, come riporta ttgmedia.com ha affermato senza mezzi termini: “Le persone sono alla ricerca di un agente di viaggio online 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che soddisfi tutte le loro esigenze”.

Una questione di scelta
Il meccanismo che sta portando a questo, in realtà, non è molto diverso da quello che ha fatto la fortuna di Google nel settore delle ricerche online: rispondere con la razionalizzazione all’eccesso di offerta.

Ormai i player del turismo online sono arrivati a un numero difficilmente calcolabile. Un ‘mare magnum’ in cui è difficile navigare e che, soprattutto, rischia di essere estremamente dispersivo. “Le persone preferiscono opzioni che riflettano le loro preferenze di viaggio - ha aggiunto Conway - piuttosto che cercare tra molte opzioni”.

Il Netflix del turismo
Il modello, ora, non è più Amazon: piuttosto, Google punta a diventare il Netflix del turismo, come ha sottolineato la stessa manager.

Così come Google, in passato, ha ‘messo ordine’ nella galassia dei siti web, ora si prepara a farlo con l’offerta del turismo.

La tendenza in atto, ha spiegato il manager di Google, è visualizzare meno opzioni ma più pertinenti con le proprie esigenze. Ed è proprio ciò sui cui Big G (ma non solo) ha costruito la propria fortuna. La selezione dei contenuti in base alle preferenze, per chi riesce a farlo in modo corretto, sembra essere il vero ‘oro nero’ del web, come dimostrano anche i famosi algoritmi di Facebook e Instagram.  “Le persone vogliono un’esperienza veloce”, ha riassunto Conway.

I player online sono avvisati. Più difficile, invece, pensare che le agenzie di viaggi abbiamo effettivamente qualcosa da temere, dal momento che ormai lo scontro nell’online sembra essere confinato nella grande (ma pur sempre limitata) arena dell’ecommerce.

Francesco Zucco

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