Sardegna: le contromisure richieste dagli agenti di viaggi

Nella lettera indirizzata alle autorità del Governo, un centinaio di agenti di viaggi e t.o. della Sardegna fa focus sulle principali criticità in essere e sui rimedi per superarle.

Le criticità
Fra le criticità emergono il “mancato guadagno per almeno 1 anno, la difficoltà a mantenere gli attuali livelli occupazionali, la perdita di denaro a causa dei pagamenti ad alcune compagnie aeree che non accennano a rimborsare le agenzie e la perdita di liquidità a causa dei pagamenti a strutture italiane o straniere che non vogliono o non possono rimborsare”.

Inoltre, il comitato di agenzie rappresentato da Francesca Cocco dell’agenzia Planet Earth evidenzia fra i fattori critici la “facoltà di emettere voucher di rimborso anche per le agenzie intermediarie, le cause giudiziarie lunghe e probabilmente fallimentari (durata come minimo 3 anni), con notevoli esborsi di denaro, per provare a recuperare il denaro dalla compagnia aerea Ryanair e da alcune strutture alberghiere”.

Le contromisure richieste
Le contromisure proposte vanno dalla “garanzia di liquidità immediata da fornire alle agenzie di viaggi tramite prestiti a tasso zero garantiti della Regione o dallo Stato, da restituire fino a 24 mesi, con data di pagamento della prima rata dopo 3 mesi dalla erogazione. Inoltre, si chiede la sospensione di mutui, prestiti e leasing alle agenzie di viaggi per una durata di 12 mesi sia relativamente alla quota capitale che a quella interessi”.
E ancora,  “è necessario un sostegno al reddito per i titolari di agenzie mediante il versamento di 1.000 euro al mese per una durata di almeno 6 mesi”.

Richiesti anche gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti di agenzie viaggi, con la cassa integrazione per una durata di almeno 6 mesi e l’esonero dal pagamento dei contributi Inps per almeno 12 mesi.
Infine,  gli adv sardi chiedono la “sospensione e successiva rateizzazione in 36 mesi di tutti i pagamenti fiscali per 12 mesi, l’indennizzazione per le cancellazioni registrate e la perdita di fatturato; un credito d’imposta, utilizzabile da subito, in compensazione della differenza tra ricavi o compensi registrati nell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2019; un credito di imposta per chi investe nel turismo dopo la crisi”.

E per i clienti viaggiatori viene richiesta la detrazione totale del costo del viaggio per chi è soggetto al pagamento dell’Irpef, valida per tutti i servizi turistici fruiti sul territorio nazionale.

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