Polimi, il turismo torna a correre:“Viaggi sempre più digitali”

Il turismo riprende finalmente a correre. A confermarlo i dati definitivi del 2022 e le tendenze per il 2023 evidenziati durante il convegno organizzato dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Polimi.

A Umberto Bertelè, chairman degli Osservatori Digital Innovation, il compito di introdurre i lavori  focalizzandosi su quali delle grandi scommesse lanciate all’inizio dello scorso anno si sono tradotte in realtà. “Si parlava di remote working, di turismo sostenibile e di metaverso, tutti temi che sono stati sviluppati nel corso dell’anno e che hanno portato risultati concreti in termini di sviluppo verso nuove forme di turismo”.  
Tutte tematiche che continueranno a influenzare anche il 2023, anno che sarà caratterizzato secondo Bertelè “dalla riconferma di una forte domanda di strutture di lusso, dal rilancio delle esperienze per arricchire il viaggio, da una forma di camping evoluto e da tutta una serie di novità nel campo della fruizione delle vacanze”.

Quel che è certo è che l’anno che si apre porta con sé i risultati positivi del 2022, come riconferma la ricerca condotta dall’Osservatorio del Polimi. “Nel 2022 gli arrivi in Europa, rispetto al 2019, sono ancora in flessione, ma solo del 19% contro il 37% a livello mondiale – precisa il direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, Filippo Renga -. E l’Italia ha fatto sicuramente la sua parte, avvicinandosi ai numeri del 2019 specie sul fronte dell’e-commerce”.

In dettaglio il mercato turistico nel 2022 ha segnato numeri molto vicini a quelli del 2019: se il fatturato dei tour operator è ancora in flessione del 30% e quello dei vettori aerei del 27%, le adv segnano il -19% medio, mentre ospitalità e noleggio auto arrivano rispettivamente al -4% e al -3%. “In generale – prosegue Renga – il comparto dei trasporti registra un valore del mercato di 16,6 miliardi di euro, in flessione del 24% rispetto al 2019. E a guidare la ripresa c’è l’ecommerce, che cresce più velocemente rispetto al mercato totale”.
Anche il ricettivo è in recupero, con un mercato 2022 del valore di 32,2 miliardi di euro contro i 33,4 miliardi del 2019.

Non si è fermato nemmeno il comparto del turismo organizzato, anche se la crescita è stata più lenta. “Il fatturato dei tour operator nel 2022 risulta in flessione del 30% rispetto al 2019, mentre quello delle adv è a -19%”. Un ultimo dato riguarda la spesa per viaggi d’affari, che dai 20,6 miliardi di euro del 2019 è passata a 17,2 miliardi nel 2022. Ma va ricordato che nel 2021 questo valore era pari a soli 8,8 miliardi.

Infine, di fondamentale importanza è il trend del futuro: “Il journey è sempre più digitale, sia in fase di ispirazione e ricerca, sia al momento della prenotazione - aggiunge Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Polimi -, con il 35% delle prenotazioni di alloggio che vengono effettuate via Ota”. Percentuale che sale addirittura al 53% nel caso dei trasporti prenotati tramite sito o app del fornitore del servizio. “Per le esperienze invece si utilizza ancora la biglietteria fisica, con i tour prenotati in biglietteria dal 59% del campione”.

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