Piano industrialeper G40 Travel Group

“Bisogna generare nuovi prodotti per rispondere alle esigenze del mercato”. Luca Battifora, direttore generale di G40 Travel Group, si prepara a mettere a punto un nuovo piano industriale che dovrà tenere conto delle difficoltà del comparto.

Ormai è chiaro a tutti che molti tour operator sono in affanno e dalle agenzie viaggi piovono richieste di prodotti nuovi. In molti casi domina il prezzo, ma non è tutto basato sulla tariffa. Per G40 è venuto il momento di cambiare passo e su questo anche l’amministratore delegato del gruppo Piergiorgio Reggio sembra convinto: “Arriviamo da una fase di riorganizzazione che ci ha comunque permesso di conquistare quote di mercato. Ora dobbiamo rilanciare l’azione” dice, mentre il presidente Antonella Ferrari rimarca che “il piano industriale che presenteremo nei prossimi mesi ci dovrà permettere di fare il salto di qualità”.

Percorso a ostacoli
Intanto, tra piani industriali e possibili operazioni di calciomercato, il gruppo distributivo dovrà battagliare su un palcoscenico difficile dove troppe destinazioni arrancano. “Sappiamo che l’estate deciderà il futuro per molti – dice Battifora –. Oggi, a fronte di una ripresina sul Nord Africa, tutto il comparto viaggia con vendite in flessione del 30 per cento sulla Grecia. Le operazioni charter dei tour operator sono in calo e prevediamo che i consumi in generale possano riprendersi sono nella prima parte del 2013. Insomma per tenere sul fronte dei ricavi quest’anno sarà necessario dare battaglia su ogni singolo prodotto”. Così Battifora si prepara per l’evoluzione del comparto e non esclude la possibilità di passare da distributore a fornitore.

Consumi che cambiano
“Siamo molto attenti ai consumi e ai loro cambi di rotta – prosegue Battifora –. Noi vogliamo poter rispondere alle richieste della distribuzione fornendo prodotti su misura. Non pensiamo di fare i fornitori (intanto sorride perché si aspetta le chiamate dei tour operator n.d.r.), perché ci piace fare il nostro mestiere e sostenere gli operatori. È chiaro che non escludiamo in futuro di aggiornare la nostra posizione. In ogni caso mai in contrapposizione ma allineati a chi produce”.

Un modo politico per spiegare ai t.o. che serve una scossa, altrimenti non solo G40 ma altri gruppi andranno per conto loro nel giro di qualche stagione.

Nuove generazioni
Forse si tratta di un cambio di mentalità o dell’afflusso di nuove generazioni, ma Battifora vede “che negli ultimi cinque anni la distribuzione ha mostrato segnali di rinnovamento, mentre la produzione è rimasta ai vecchi tempi. Forse tra le adv l’età media si è abbassata, mentre sull’altro fronte non è cambiato nulla. È chiaro che ora serve un cambio generazionale”.

Sempre che per qualcuno non sia ormai troppo tardi.

Twitter @removangelista

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