Repeater e flussi incoming: le carte delle adv trentine

Un’isola felice, ancora poco ‘contaminata’ dalle difficoltà, almeno in apparenza. È questa l’immagine che traspare dal mondo della distribuzione della città di Trento. Agenzie che, però, quest’anno si trovano a dover fare i conti con il sottodata, trend che caratterizza le prenotazioni estive di quest’anno. Ma a dare man forte agli agenti è la clientela fidelizzata, quello ‘zoccolo duro’ costruito durante anni di lavoro e di relazioni umane.

“La tendenza generale di quest’anno - ammette Laura Bolgia, titolare dell’agenzia Bolgia - è quella del sottodata. Le prenotazioni fanno fatica a decollare, la gente aspetta di vedere quanto dovrà pagare di tasse e quanti soldi gli rimarranno per le vacanze”. Della stessa opinione è Roberto Monegaglia, cotitolare dell’agenzia Calderari & Moggioli, che precisa: “Abbiamo lavorato bene i primi tre mesi dell’anno, mentre ad aprile e maggio si è lavorato a singhiozzo - rivela -. A giugno ci sarà la corsa per gli ultimi posti: la gente non rinuncia alle vacanze, magari cambia il modo di viaggiare. Quello che manca, però, è soprattutto il target famiglie”.

Un segmento in crisi già da un paio d’anni, come sottolinea Duccia Pompermaier, titolare dell’agenzia Viaggi del Sogno: “Non è solo la crisi che frena le famiglie, sono anche le circostanze del momento. Noi trentini siamo prudentissimi, ci muoviamo con i piedi di piombo, ma la gente avrebbe voglia di partire, ne abbiamo bisogno tutti”.

Il mese di aprile in particolare è stato quello più difficile da affrontare. “È stato tragico - conferma Erika Folgheraiter, responsabile dell’agenzia Liberi Tutti -, ma ora le prenotazioni si stanno riprendendo. In compenso continuano a funzionare molto bene i viaggi di nozze, che rappresentano il grosso del nostro fatturato. Da noi, comunque, la crisi si sente molto meno - ammette -. Tutto sommato siamo ancora un’isola felice”.

La pensa in maniera completamente opposta Nicoletta Pegoretti, cotitolare dell’agenzia Tutti a Bordo: “Le tempistiche di prenotazione sono in linea con quelle dell’anno passato - ammette -. La differenza sta nel fatto che si chiude la pratica dopo 4 o 5 preventivi”. C’è, quindi, molta più attenzione al prezzo. “Ma ciò che fa la differenza - continua Pegoretti - sono il rapporto umano e la qualità del servizio offerto al cliente”.

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