Internet all'esteroLe regole d'oro per evitare spese da capogiro

Una vera e propria giungla, in cui è praticamente impossibile districarsi e dentro alla quale la sensazione di avere fatto la scelta sbagliata (e antieconomica) è altissima.

Mancato l’obiettivo del roaming unico europeo per questa estate (se ne riparla – forse – nel 2017) per chi si prepara a viaggiare all’estero per la sospirata vacanza, si apre ora l’inquietante problema di come fare per navigare in rete, fuori dai confini nazionali, su smartphone o tablet. Perché i rischi per il portafogli sono altissimi se si fa la scelta sbagliata. Anche perché, rivela Corriere.it, che pubblica un vademecum per come orientarsi tra le varie opzioni, le spese possono arrivare anche a 200 euro per 2 Giga.

Intanto regola numero uno da consigliare ai clienti in procinto di partire è navigare quasi esclusivamente in presenza di wi fi, libero o con i costi proposti dale strutture alberghiere dove si soggiorna.

Regola numero due consultare attentamente le opzioni messe in campo dai singoli operatori, da Tim a Vodafone passando per Wind e Tre. Si tratta quasi sempre di navigazioni limitate a tariffe giornaliere, non particolarmente economiche, ma almeno in grado di fornire un’idea Chiara di quanto mettere in budget.

Stesso discorso per chi allo smartphone referisce tablet o chiavetta, con tariffe limitate per destinazioni come Europa e Stati Uniti, che possono invece salire di molto se si va in altri Paesi.

Ultima soluzione, affidarsi a una sim acquistata sul posto, per la scelta delle quali esistono diversi portali specializzati. Ricordando sempre di affidarsi a rivenditori specializzati.

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