Parchi divertimento al collasso: “Intervenga lo Stato”

Chiede l’intervento dello Stato Giuseppe Ira, presidente dell’associazione Parchi Permanenti in Italia e presidente di Leolandia, portando alla luce la crisi gravissima che sta attraversando il comparto.

“L'operatività dei parchi è bloccata – dice Ira – e questo ha comportato la mancata assunzione dei lavoratori stagionali, che a breve saranno scoperti perché termineranno i sussidi alla disoccupazione. Il problema si allarga anche ai lavoratori a tempo pieno, perché per molte realtà il rischio default è sempre più concreto”.

Pur non avendo entrate le strutture richiedono comunque spese, sottolinea il presidente. “Non ci sono entrate, ma ci sono costi continui legati a tante attività che non possono essere sospese come le manutenzioni, la messa in sicurezza degli impianti e il controllo dei sistemi di irrigazione. Per i parchi faunistici, a cominciare dagli acquari, è inoltre fondamentale accudire e mantenere in vita gli animali”.

E a supportare la situazione, secondo Ira, non potrà essere il solo sistema bancario: “Il sistema bancario, da solo, difficilmente ci potrà sostenere. Nell’immediato servono finanziamenti a tassi agevolati e un concreto sostegno dello Stato, attraverso un accordo specifico tra Abi e Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana