Si allarga il sostegnoa #torniamoaviaggiare

Il tema è quanto mai delicato e attuale e si moltiplicano le dichiarazioni a sostegno della campagna #torniamoaviaggiare messa in campo da TTG Italia.

L’ultimo intervento in merito è quello di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che spiega come “Il tema della chiusura sia già di per sé una fortissima contraddizione nel nostro mondo. L’accoglienza proprio non si concilia con l’impossibilità di dare ospitalità. Si può dire quindi che a causa della pandemia noi imprenditori della ricettività abbiamo vissuto una lacerazione, sia in termini materiali e pratici, per la oggettiva mancanza di liquidità,  sia in termini di ruolo: siamo stati impossibilitati a fare il nostro lavoro da tutti i punti di vista. Mai come ora dobbiamo tornare a farlo, nei tempi e nei modi più consoni alle circostanze”.

In aderenza alla campagna proposta da TTG Italia, Bocca sottolinea inoltre che “Tornare a viaggiare si può e si deve, con le dovute cautele. Dobbiamo proteggere il naturale senso di vitalità che il viaggio rappresenta per tutti ma anche il controllo su qualsiasi rischio. Sarebbe utile a mio avviso stemperare l’allarme laddove è in eccesso, continuando a lavorare e ad immaginare nelle strutture ricettive sistemi di sicurezza sempre più adeguati alle circostanze”.

“In primis – prosegue Bocca -  lancerei un messaggio di un’Italia come Paese sicuro. Poi senz’altro lavorerei su una promozione e su offerte molto più studiate”. La speranza è che “ci sia equilibrio tra ciò che i comitati scientifici e la politica decideranno e il naturale evolversi dei nostri essenziali processi economici, di cui il turismo è parte trainante”.

All’auspicio del presidente di Federalberghi si unisce anche quello di Leonardo Massa, managing director Italia di Msc Crociere, che segnala come quella di TTG Italia sia “Un’iniziativa da sostenere, che va diffusa e amplificata su tutti i canali per fare da cassa risonanza a una necessità stringente avvertita dall’intero comparto turistico”.
“L’industria turistica italiana - aggiunge il manager - deve fare quadrato e chiedere, unita e a gran voce, l'allentamento delle norme che regolano i viaggi all’estero. È tempo di uscire dalla fase di emergenza acuta, che rischia altrimenti di cronicizzarsi, raccogliendo le forze per trovare formule flessibili come quella relativa all’apertura di corridoi con singoli Paesi o all’attuazione di tamponi preventivi”.

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