Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ci mancava il vestito low cost per Alitalia.
Il piano di rilancio tarda ad arrivare e anche Cramer Ball prende tempo per scavalcare la fatidica data del 4 dicembre. Tra le varie ipotesi che emergono dai corridoi della compagnia pare scontato la ricerca di traffico a basso costo con riduzione pesante dei servizi offerti e probabile riduzione del personale.
Ecco perché l’amministratore delegato aspetterà forse il 5 dicembre (il giorno dopo il referendum) per comunicare ai delegati sindacali che servono sacrifici per riportare a galla la compagnia aerea.
I dati di bilancio non rispettano le indicazioni di inizio stagione e il pareggio di esercizio sembra allontanarsi a grandi falcate.
Probabilmente a questo punto verrà ridiscusso tutto l’assetto del vettore, comprese le alleanze. Skyteam non sembra più attrarre Ball e soci, mentre il partner Air France resta in silenzio senza commentare.
Qualcuno sostiene che entrare in Star Alliance di Lufthansa porterebbe maggiore capacità di azione e vantaggi commerciali.
Ma evidentemente non conosce bene il pensiero della compagnia tedesca…
Twitter @removangelista