La teoria di Lufthansa

Lufthansa non cambia mai strada o pensiero.

Tira sempre dritta per la sua strada. Nelle ultime stagioni la corsa inarrestabile della compagnia ha rischiato di subire una brusca frenata. Prima con il tragico evento dell’Airbus 320 Germanwings in volo tra Barcellona e Düsseldorf, poi con quella serie di passaggi dedicati alla distribuzione. Più che passaggi tagli dei costi, in alcuni casi neppure discussi ma buttati sul tavolo a cose fatte.

Tanto rumore e promesse di battaglia da parte del mercato, ma alla fine la compagnia tedesca ha perso solo le briciole. E così in entrambi i casi ha fatto quadrato dentro e fuori per resistere.

Accetta le critiche, ma risponde colpo su colpo anche a chi della provocazione fa il suo cavallo di battaglia (O’Leary).

Nei giorni scorsi infatti il ceo di Lh Carsten Spohr intervendo a Bruxelles al summit di A4E ha lasciato sfogare per bene il manager di Ryanair per poi chiudere con : “È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato”. Lufthansa va avanti, sempre e comunque.

twitter @removangelista

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