L’operazione che scotta

Servirà un cambio di rotta, perché le politiche di marketing magari “bucano” il mercato ma i costi di struttura restano pesanti. Fare lungo raggio per Norwegian non si sta rivelando una passeggiata. La dinamica dei voli a lunga gittata è molto diversa rispetto al point to point europeo a ciclo continuo. E di conseguenza in questa fase anche la redditività rischia di essere molto marginale.

Il presidente della compagnia aerea Bjorn Kjos ha detto: "Abbiamo le spalle solide e proseguiremo nello sviluppo”, ma ci saranno di sicuro alcuni aggiustamenti in corsa per rendere meno onerosa la scommessa low cost a lungo raggio. Le cifre del 2017 dicono che  il rosso di esercizio ammonta a 30,7 milioni di euro, nonostante le entrate siano aumentate del 19 per cento, arrivando sopra i 3 miliardi di euro e i passeggeri, 33 milioni, siano cresciuti del 12 per cento.

Insomma, se uno “spavaldo” come Michael O’Leary sposta in avanti il debutto della sua Ryanair nel segmento lungo raggio, vuol dire che l’operazione non è a reddito garantito.

Twitter @removangelista

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