Montanucci, Maavi: “I voucher non sono un capitolo chiuso”

Sul turismo organizzato pende la scure dei voucher. Più volte prorogati e poi dimenticati, i famosi crediti sono il passaggio obbligato che rischia ora di lasciare a terra molte imprese secondo la presidente di Maavi, Enrica Montanucci (nella foto), impegnata in queste settimane a sensibilizzare tutte le forze politiche sul tema, tuttora irrisolto.

"Ci si è resi conto che i voucher sono un'emergenza e che il peso è stato sopportato soprattutto dalle piccole imprese? Sono tante le agenzie che durante l'estate hanno dovuto rimborsare migliaia di euro di voucher. E sono tanti i colleghi che non ce la fanno e che in alcuni casi si sono addirittura messi nelle mani degli strozzini per far fronte a questa spina nel fianco, che ha finito per danneggiare tante aziende sane. Al ministro Garavaglia e a tutti i leader politici impegnati nella campagna elettorale lo sto ripetendo ogni giorno: i voucher non sono un capitolo chiuso, il settore va aiutato perché è ingiusto lasciare tutto sulle spalle delle agenzie".

Altro tema da affrontare, la contrazione dei consumi e i suoi effetti sulle prenotazioni dell'autunno: "I clienti del viaggio medio, quelli che davano da vivere all'80% delle agenzie, sono spariti" denuncia Montanucci chiedendo alla politica misure immediate per il settore: "Bisogna togliere o per lo meno portare l'Iva dal 22 al 10% come negli altri Paesi europei. Obbligare tutti quelli che vendono sul web in Italia a pagare le stesse tasse della distribuzione organizzata. E poi dobbiamo smetterla di far lavorare le associazioni che non versano nulla all'erario e non hanno licenza".

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