Cina: i Millennial scrivono le regole per gli hotel

Millennial e generazione anni Settanta guidano l’esercito dei turisti cinesi che sempre più determinano i modelli di consumo e spese di viaggio.

Lo dicono i risultati del Chinese International Travel Monitor 2017 condotto da hotels.com in collaborazione con Ipsos, che ha coinvolto viaggiatori internazionali cinesi e albergatori di tutto il mondo, Italia compresa.

I viaggiatori cinesi, come riporta hotelmag.com preferiscono soggiornare negli hotel: il 79 per cento li sceglie rispetto ad altri tipi di sistemazione, privilegiando i 3 stelle. Quando i cinesi scelgono un albergo, le strutture, la sicurezza, la reputazione e il prezzo sono in cima alla lista, ma sono imprescindibili wifi, servizi in camera e ristoranti in loco.

Secondo il Citm, complessivamente, nel corso del 2017, i viaggiatori cinesi hanno realizzato una spesa in soggiorni alberghieri più alta del 6% rispetto al 2016, passando da una media giornaliera di 123 dollari a 131. Il ristorante in hotel risulta essere stata di gran lunga la spesa alberghiera più elevata, ma si sono riconfermati importanti anche i negozi e le boutique dell’albergo, il servizio in camera e il centro business.

I Millennial, dal canto loro, in hotel utilizzano maggiormente le strutture adibite all’intrattenimento, e quando lo fanno spendono il 56% in più al giorno rispetto ai non-millennial. Ovviamente la connessione wifi e l’accesso a Internet sono particolarmente importanti per questo segmento di clientela che apprezza anche la possibilità di pubblicare foto sui social media in modo efficace.

A seguito del sondaggio sono state individuate tre principali aree di intervento su cui gli hotel dovrebbero lavorare per migliorare i servizi: strumenti di pagamento a misura di cinesi, servizi linguistici e mezzi di trasporto locale.

Sulla rivista Turismo d’Italia di Febbraio 2018, in distribuzione e online, il servizio “Turisti cinesi. È ora dei Millennial”

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