Le sfide delle aziende: il turismo verso il futuro

Il famigerato Gdpr, la direttiva europea che regola la privacy degli utenti entrata in vigore lo scorso 25 maggio, è solo l'ultima di una lunga serie di sfide che l'industria del turismo ha dovuto affrontare in questi mesi. Prima che il 2018 si chiuda, il comparto ha davanti a sé una serie di scommesse che, seppure difficili da affrontare e impegnative a livello economico, tecnologico e di risorse umane, possono trasformarsi in un volano potente per il business, a patto di prenderle per il verso giusto.

Una prospettiva suggerita dai manager invitati alla cerimonia di chiusura del Master in economia del turismo all'Università Bocconi di Milano: dall'hotellerie alle agenzie di viaggi, passando per territori, istituzioni, trasporti e tour operator, ecco le dieci sfide sulle quali il settore deve prepararsi.

Il quadro normativo e le adv
Se il Gdpr e la moltitudine di mail che hanno invaso le caselle di posta elettronica è ormai alle spalle, in arrivo ci sono altre scadenze normative "che comportano impegni gravosi per le adv", commenta Domenico Pellegrino, presidente dell'Associazione italiana Distribuzione Turistica.
Eppure, dalla direttiva sui pacchetti di viaggio in arrivo a luglio a quella sulle assicurazioni prevista per dicembre, "questi impedimenti rappresentano un'opportunità perché il settore della distribuzione si sta professionalizzando, adottando procedure di tipo industriale e aprendo sempre di più le porte ai manager".

Dallo spazio all'intelligenza artificiale
Il mondo dell'hotellerie deve iniziare a fare i conti con l'idea della corsa allo spazio, visto che "Hilton già nel 1967 progettava alberghi in orbita", sottolinea Giovanna Manzi, ceo di Best Western Italia. Ma un altro aspetto con il quale le aziende si stanno già confrontando è la realtà virtuale. "Se collegata al mondo dei viaggi, la realtà aumentata ha potenzialità pressoché illimitate", spiega Giovanni Moretto, director market management di Expedia Group -: potremo diminuire la frustrazione dei clienti e dare loro più certezze riguardo a cosa troveranno a destinazione".

Google Home & friends
Altro punto sul quale è meglio iniziare a lavorare già da oggi: i sistemi di voice recognition. Da Google Home ad Alexa, si tratta di un mondo ancora poco conosciuto ma che rappresenta una rivoluzione per le aziende perché "richiede un cambiamento radicale nei database in tutti i comparti, non solo il turismo, visto che oggi funzionano sulla base di un testo scritto". La tecnologia richiederà ai manager di confrontarsi anche su altri due temi cruciali: la blockchain e internet delle cose. La prima "se applicata alle recensioni può certificare se un utente ha soggiornato davvero nell'hotel o nel ristorante, mentre la seconda può cambiare il modo di concepire le camere degli alberghi", spiega Giovanna Manzi.

Il prodotto
Alla base di tutto ci sarà sempre il prodotto, che va riformulato per rispondere a due sfide fondamentali: la personalizzazione dei servizi alla massima potenza e la sua gestione, soprattutto quando si tratta di destinazioni. "Più è forte l'identità come territorio e più si diventa competitivi", assicura Clara Zucchi, communication manager di Terra Moretti Resorts.
E se il fattore umano, assicura Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, rimarrà fondamentale, "dobbiamo abituarci a saper accogliere una clientela in arrivo da tutto il mondo e con esigenze completamente diverse".

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