Cinque cose che gli hotel possono imparare da Amazon

Se Amazon, la creatura di Jeff Bezos che ha conquistato l’e-commerce, sta avendo un grande successo evidentemente una ragione ci sarà. E indipendentemente dal fatto che si condividano o meno le sue strategie, i dati parlano chiaro. Il 44% degli intervistati da una ricerca effettuata da Oag, sceglierebbero Amazon per pianificare e acquistare i propri viaggi. Amazon, più che Facebook (scelto dal 14%), Instagram (dal 4%), Twitter (dal 3%) o Pinterest (dal 2%).

Sono i dati che riporta Hosteltur, che analizza anche i fattori di successo di Amazon rispetto a qualsiasi altro big player in ambito tecnologico che non sia del mondo travel, a cui gli albergatori dovrebbero ispirarsi.

Anzitutto, il fattore personalizzazione: il sistema delle raccomandazioni che Amazon suggerisce al cliente per incrementare i ricavi è decisivo. Così gli hotel potrebbero creare un percorso di prenotazione customizzato e, soprattutto, snello.

È infatti la semplicità del processo di acquisto un altro dei punti di forza della creatura di Bezos: rapidità dell’iter e verifica veloce dei dati possono portare a conclusione una prenotazione con molta più probabilità di una procedura lenta e su molte pagine.

Il servizio al cliente al massimo livello è il terzo fattore a cui un hotel potrebbe ispirarsi, anticipando la domanda e ampliando la gamma dei servizi disponibili, sulla scia di Amazon Prime.

La presenza di recensioni e di segnalazione da parte degli altri utenti che contraddistinguono i prodotti in vetrina da Amazon, poi, crea un valore credibilità che poche piattaforme alberghiere possono vantare. Infine, quello che si deve riconoscere ad Amazon è l’innegabile capacità di innovarsi in maniera continuativa, testandosi all’infinito. Cosa forse non semplice per una struttura alberghiera, che però non può essere del tutto dimenticata.

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