Le città europeecontro Airbnb: lettera congiunta alla commissione Ue

Le città europee sul piede di guerra contro Airbnb. Amsterdam, Barccellona, Berlino, Bordeaux, Brussels, Cracovia, Monaco, Parigi, Valencia e Vienna hanno inviato un lettera congiunta alla Commissione Ue per chiedere di porre dei limiti alla piattaforma di home sharing e ai portali di affitti brevi, responsabili del graduale spopolamento dei centri urbani.

"Le case - si legge nella missiva riportata da TravelMole - dovrebbero essere utilizzate prima di tutto per vivere". Le città lamentano “una grave carenza di alloggi, dove le case possono essere affittate in modo più redditizio per i turisti”. In questi luoghi gli appartamenti “svaniscono dal tradizionale mercato immobiliare", per essere destinate alla locazione turistica.

Le città chiedono “obblighi legali affinché le piattaforme cooperino con noi nei regimi di registrazione e nella fornitura di dati degli affitti”.

Immobiliarista o no?
Una richiesta forse non facile da soddisfare. Solo pochi mesi fa l’avvocato generale della Corte di Giustizia europea ha spiegato che offrendo servizi “immateriali” la società madre Airbnb Ireland non sarebbe assoggettabile alle discipline sui beni materiali come le società immobiliari. Una tesi che potrebbe evitare nuove limitazioni alla piattaforma.

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