Green economy, giro d'affari e ricadute occupazionali

Sono in costante crescita le aziende italiane che fanno investimenti ecostenibili. Lo evidenzia GreenItaly 2018, il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, realizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono circa 345mila le imprese che hanno investito, nell’ultimo quinquennio, in prodotti e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di Co2, si legge su HotelMag.

Alla green economy nazionale si devono 2 milioni 998mila green job, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’, ossia il 13% dell’occupazione complessiva. E sulla base delle indagini Unioncamere si prevede una domanda di green job pari a quasi 474mila contratti attivati, il 10,4% del totale delle richieste per l’anno in corso, che si tratti di ingegneri energetici o agricoltori biologici, esperti di acquisti verdi, tecnici meccatronici o installatori di impianti termici a basso impatto.

“L’economia verde è sinonimo di competitività e di innovazione. Un’impresa su 4 che investe in green ha introdotto tecnologie 4.0 per equipaggiarsi ad affrontare con successo la sfida della crescita sostenibile – ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli -. Le aziende che puntano sulla sostenibilità, sulla tutela dell’ambiente, sull’economia circolare, anche grazie alle nuove tecnologie abilitanti, sono più innovative e creano maggiori opportunità di lavoro qualificato. Per questo sempre più imprenditori abbracciano l’economia verde coniugando tradizione e innovazione, qualità e bellezza, rispetto del territorio e del suo ecosistema”.

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