Alberghi in Italia: gli investimenti si concentrano sulla qualità

Il cambio di passo è ormai una realtà: l’upgrade qualitativo della ricettività alberghiera italiana è graduale, ma costante, anche se la strada da fare per allinearsi all’Europa è ancora lunga.

A sancirlo l’aggiornamento annuale dello studio prodotto da Crif Real Estate Services, la divisione del Gruppo Crif che si occupa dei servizi in ambito real estate. Se nel 2018 il mercato degli investimenti alberghieri in Italia ha toccato quota 1 miliardo di euro, nei primi sei mesi di quest’anno gli investimenti contabilizzati nell’hotellerie sono raddoppiati: due miliardi di euro, dunque, ben il 42% del totale degli investimenti immobiliari.

Focus sui 4 e 5 stelle
Un flusso di denaro che si concentra prevalentemente sulle strutture d’alta gamma: è infatti Istat a certificare che, su 33mila esercizi censiti nel 2018, circa la metà è costituita dai tre stelle - stabili rispetto all’anno precedente -, mentre i 4 stelle sono aumentati di oltre il 20% e i 5 stelle del 50%. Anche le catene alberghiere nel nostro Paese si concentrano sui segmenti di gamma più elevata e hanno un numero di camere più alto rispetto alla media delle strutture del Paese: 108, oltre il triplo di un hotel medio italiano, che ne conta solo 33.

Lo share del lusso è ancora basso
Lo spostamento sulle strutture up level è dunque evidente, ma sul totale rappresentano solo il 10%, mentre in Europa le categorie più elevate di alberghi raggiungono uno share del 30% sul numero complessivo di hotel.

Milano, Firenze e Roma sul podio
In relazione al valore medio degli alberghi, riporta idealista.it, il dato più elevato si registra a Milano, con quasi 20 milioni di euro, seguita da Firenze, con 17 milioni, e da Roma, con 11 milioni. Il valore medio per camera nelle grandi città d’arte (calcolato come rapporto fra il valore medio complessivo delle strutture alberghiere e il numero delle camere presenti) a Venezia e a Firenze risulta di pari entità.

Seguono Roma, con 180mila euro, e Milano, con 163mila. Per quanto riguarda le località turistiche, invece, il picco si registra a Livigno, con 170mila euro in media a camera, seguita dalla Riviera ligure di Levante con 140mila euro. Solo terza la Costa Smeralda, le cui camere alberghiere hanno un valore medio di circa 130mila euro.

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