Capienza sale congressi, Aica: "Mancano regole chiare"

“Da sempre gli alberghi sono tra le location preferite per l’organizzazione di convegni e di congressi, ma le nuove linee guida rischiano di creare incertezze tali da bloccare completamente questa attività”. A lanciare l’allarme è Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, secondo la quale le nuove linee guida delle Regioni stanno creando grandissima preoccupazione nel settore alberghiero.

Incertezza sul numero massimo di partecipanti
Se da un lato, infatti, viene superato il vincolo del distanziamento, dall’altro “si affida a un non meglio precisato ‘confronto’ tra l’organizzatore e le Autorità Sanitarie Locali l’individuazione di volta in volta del numero massimo dei partecipanti”.

Un aspetto questo che, in assenza di parametri oggettivi di riferimento, rischia di aprire la strada a quello che Colaiacovo definisce “una sorta di Far West del settore”. Se la capienza no può essere portata al 100% - “ma ci chiediamo perché, visto che spettacoli e teatro dal vivo al chiuso sono già da diverse settimane operativi a pieno regime” secondo la presidente dell'associazione è comunque necessario che vengano individuati “criteri chiari e oggettivi di valutazione comuni su tutto il territorio, che permettano ex ante di valutare la capienza in fase Covid”.

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