Enit, è ora di ripartire. La richiesta delle associazioni

È ora di sbloccare la situazione dell’Enit.

È un coro unanime quello che arriva dalle associazioni di categoria dopo un’estate positiva e con la previsione di un 2016 con forti potenzialità di crescita per l’incoming italiano. Potenzialità che rischiano di andare vanificate se l’agenzia di promozione turistica del Belpaese non sarà pronta a cogliere il momento favorevole.

“Occorre capitalizzare a livello di immagine e attrattiva il Paese – dice Renzo Iorio, presidente di Federturismo al Sole 24 Ore -: il perdurante stallo dell’Enit non è certo un segnale positivo in questo senso”. Rincara la dose Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “Non possiamo riposare sugli allori, è ora di accelerare – dice -. Sarebbe ora che l’Enit, appena riformato, venisse messo in condizione di operare attivamente, altrimenti ne soffre la competitività dell’offerta italiana”.

Sulla stessa linea Giorgio Palmucci, presidente di Confidustria Aica: “Siamo molto preoccupati per la situazione dell’Enit, che è ormai in assoluto stallo da mesi. Credo che il Paese non possa più permettersi di fare a meno di una promozione unitaria internazionale”. Perché se è vero che l’estate è andata bene, è altrettanto vero che, “nel quadro internazionale – conclude Palmucci – l’Italia è sempre ben al di sotto del proprio potenziale, abbandonata d un’attività promozionale frastagliata”.

Insomma, un Enit, in qualunque forma, serve. E serve subito.

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