Mare in bassa stagione: il Sud Italia regge il confronto con il long haul

Allungare la stagione balneare in Italia è possibile e ci sono mete nel Sud della Penisola che, sul fronte climatico, possono reggere perfettamente il confronto con le più blasonate destinazioni a lungo raggio. A giungere a questa conclusione è lo studio realizzato da PaesiOnLine in collaborazione con Datameteo, che ha esaminato le temperature di sette zone nel periodo che va da aprile a ottobre.

Le aree italiane prese a riferimento sono Catania in Sicilia Orientale, l’isola di Lampedusa, San Vito Lo Capo per la parte occidentale della Sicilia, Palmi nella Calabria meridionale, Palinuro in Cilento, Otranto in Salento e, infine, Villasimius nella Sardegna sudorientale.

In Italia meno giorni di pioggia
I medesimi valori climatici sono stati calcolati anche per Malè alle Maldive, Playa del Carmen in Messico, Praslin alle Seychelles, e poi la cubana Varadero e Zanzibar. Nel dato relativo al mese di settembre le temperature medie per tutte le località sono sempre superiori ai 23 gradi, ma i giorni di pioggia delle mete italiane sono inferiori a quelli delle location internazionali, con Lampedusa e Palinuro ampiamente sotto la media. Se la media dei giorni piovosi nelle mete italiane prese in esame è di 7 giorni, quella delle località estere è di 16, oscillando dai 6 di Zanzibar ai 21 di Varadero.

Dai dati forniti da Datameteo emerge come anche il mese di ottobre possa rappresentare un’opportunità per il segmento balneare. Lo studio prende come esempio Lampedusa, i cui valori climatici sono poco inferiori a quelli di Varadero o Playa del Carmen e il numero di giorni di pioggia decisamente minore.

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