Osservatorio Bnt, le pmi motore di sviluppo del business travel

In un settore come quello del bt, che più di altri ha subito gli effetti della crisi economica delle imprese, Bnt Italia registra dati in controtendenza. "Da gennaio a maggio - sottolinea l'a.d. Marco Nova - il gruppo segna globalmente un incremento del 30% di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con il 12% in più di nuovi clienti". Nell'ambito delle zone in cui il gruppo ha una delle sedi decentrate (11 in totale: Bologna, Brescia, Firenze, Matera, Milano, Modena, Pisa, Reggio Emilia, Roma, Torino, Treviso) ci sono, secondo Nova, vere e proprie aree boom "come Firenze, che da sola registra un 50% di fatturato bt rispetto allo scorso anno, trainato dalle piccole e medie imprese locali, impegnate nei settori della moda, della pelletteria e dell'artigianato. Le zone che fanno capo a Milano, Treviso, Reggio Emilia e Bologna continuano a ottenere ottimi risultati, mentre restano ferme sulle proprie posizioni Modena e il Sud Italia". Le imprese, dunque, pur facendo molta attenzione alle spese non rinunciano a far viaggiare il personale: "La piccola e media impresa italiana ha dovuto attuare azioni di new business aggressive: così i viaggi di affari sono necessariamente aumentati nel numero, anche se la durata del soggiorno è diminuita. Si va a Parigi, Londra, Roma, Francoforte, Madrid o Berlino in giornata. Magari si viaggia in low cost ma ci si muove. Diversa - sottolinea Nova - la reazione della grande industria italiana, più lenta, certamente più esposta, che si è limitata a tagliare risorse e budget e stenta a riprendere i ritmi del 2008".

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