La fee da 25 dollari che fa arrabbiare i clienti degli hotel della Grande Mela

C’è una nuova fee, o un ancillary se si vuole, anche se di facoltativo non ha nulla, che si sta facendo strada nel mondo del turismo. E il settore che sta iniziando a testarla in maniera sempre più insistente è quello alberghiero.

La novità si sta sviluppando in terra americana e le prime polemiche sono arrivate dalla prima destinazione del Paese, New York. Alcune strutture up level di colossi del calibro di Marriott o Hilton hanno inserito nella tariffa un costo extra da 25 dollari al giorno che i clienti si ritrovano a pagare una volta a destinazione. E destination fee è il nome dato alla tariffa.

Il concetto alla base dell’iniziativa, di cui si ha traccia anche in altre destinazioni come Los Angeles o Las Vegas, secondo quanto riportato da Travel Weekly, è questo: caro cliente, io ti offro per 25 dollari un pacchetto di servizi aggiuntivi di cui potrai usufruire durante il soggiorno con una tariffa fissa, mentre il valore totale dei singoli servizi è almeno 4 volte superiore.

I big degli hotel dicono che si tratta di un esperimento e valuteranno le reazioni dei clienti, per poi prendere una decisione su scala globale. Tuttavia molti non sembrano avere gradito e alcune recensioni comparse online lo dimostrano. E c’è chi maligna che l’iniziativa serva a compensare i mancati aumenti delle tariffe medie registrati negli ultimi anni.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana