Il messaggio di Israele: "Siamo un Paese sicuro"

“In Israele le persone si sentono al sicuro”. Amir Halevi, direttore generale del Ministero del Turismo di Israele, sceglie il palco del Wtm di Londra per lanciare un messaggio chiaro ai mercati internazionali: il suo è un Paese dove i turisti possono recarsi senza timori.

“Il tasso di criminalità è vicino allo 0% - aggiunge - e, per quanto riguarda il terrorismo, ormai tutti sanno che un attacco può avvenire ovunque e non hanno paura a venire da noi”. E a dimostrarlo sono le cifre: dai 2,7 milioni di visitatori del 2013, infatti, si è passati ai 4,5 milioni di quest’anno. Se il mercato statunitense porta nel Paese quasi un milione di visitatori, si stanno facendo spazio anche i bacini europei, oltre a Cina e India.

L'alternativa del Negev
Intanto per l'inverno il Paese promuove una destinazione alternativa: il deserto del Negev, che Halevi definisce "un deserto friendly", dove i turisti possono fare attività all'aperto come escursioni a piedi e in bicicletta. Ed è proprio in questa zona che, nel 2020, la catena di lusso Six Senses aprirà un nuovo hotel a cinque stelle: il Six Senses Shaharut.

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