Viaggi all'estero,le nuove disposizioni Paese per Paese

Altri Paesi si aggiungono alla lista delle nazioni che hanno deciso di mettere in atto rigide misure sanitarie per tentare di arginare l’epidemia di coronavirus. Tra gli ultimi a intervenire il Marocco che, come si legge sul sito della Farnesina viaggiaresicuri.it, obbliga tutti i passeggeri in arrivo a compilare la cosiddetta ‘fiche sanitarie du passager’, un modulo utile al monitoraggio sanitario. Inoltre negli aeroporti di Casablanca, Marrakech, Agadir, Fes, Rabat e Tangeri e nei porti di Casablanca e Tangeri sono stati introdotti controlli termici sistematici per i passeggeri provenienti dall'Italia.

In Tanzania, invece, le autorità locali hanno annunciato la cessazione di tutti i voli charter dall’Italia diretti a Zanzibar. La Farnesina raccomanda pertanto ai viaggiatori di verificare lo stato del volo con la propria compagnia aerea prima di recarsi in aeroporto.
Il certificato medico non è obbligatorio per entrare nello Zimbabwe, ma il sito viaggiaresicuri.it suggerisce comunque ai nostri connazionali di presentarne uno che specifichi la negatività al Covid-19 e di osservare un periodo di autoquarantena domiciliare di 14 giorni.

Le misure del Golfo
Più rigide le misure prese dall’Arabia Saudita, che ha disposto la sospensione temporanea dei viaggi di cittadini sauditi e stranieri residenti verso l’Italia, mentre ai nostri connazionali è vietato l’ingresso, così come a tutti coloro che hanno soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel Regno. È stata poi disposta anche la sospensione dei collegamenti aerei da e per il nostro Paese.

Anche l’Oman ha vietato l’ingresso nel Paese da tutte le frontiere aeroportuali, terrestri e portuali a chiunque sia stato in Italia negli ultimi 14 giorni. I cittadini italiani residenti in Oman che non siano stati in Italia negli ultimi 14 giorni possono entrare in Oman firmando un’autodichiarazione che attesti che non si è soggiornato nel nostro Paese nelle ultime due settimane. Dal 1 marzo sono stati sospesi per un mese i collegamenti aerei (charter diretti) tra Milano e Salalah o Fiumicino/Verona e Salalah. Il 9 marzo, poi, i voli Oman Air tra Milano e Mascate sono stati sospesi a data da destinarsi.

Sono invece solo soggetti a tampone i nostri connazionali che si rechino negli Emirati Arabi Uniti, un provvedimento non si applica ai passeggeri in transito.

La procedura della Thailandia
Sul lungo raggio la Thailandia ha stabilito che le persone provenienti dal’Italia, anche in assenza di sintomi, debbano porsi in autoquarantena nel proprio domicilio (o albergo), per un periodo di 14 giorni. I viaggiatori provenienti da aeree a rischio come le nostre dovranno esibire, al momento del check-in, un certificato medico in inglese attestante che non sono affetti da Covid-19. In mancanza di tale certificato, la compagnia aerea non potrà emettere la carta d'imbarco.

Una volta ottenuta la carta d’imbarco, il passeggero dovrà comunque compilare un apposito modulo (modulo T8) da presentare all’Ufficiale di controllo delle malattie infettive nell’aeroporto tailandese di destinazione. L’ufficiale stesso potrà poi decidere con piena autonomia in merito all’effettiva possibilità di sbarco.
A chi sta per mettersi in viaggio il consiglio è di monitorare il sito viaggiaresicuri.it, in costante aggiornamento.

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