Il caso delle Isole Chatham, l’unico posto al mondo alle prese con l’overtourism

Spiagge deserte, aeroporti in crisi e città d'arte senza turisti. Il coronavirus ha messo a dura prova l'industria dei viaggi globale. Eppure c'è un posto al mondo che in questo momento sta sperimentando l'overtourism.

Succede nelle Isole Chatham, un remoto arcipelago dell'Oceano Pacifico appartenente alla Nuova Zelanda. Qui la stagione turistica comincia a novembre e finisce a marzo, ma quest'anno, segnala Fanpage rilanciando la Cnn, per la prima volta tutte le strutture ricettive sono prenotate almeno fino a giugno.

Mentre i confini rimangono chiusi, le due isole principali sono state letteralmente prese d'assalto dai neozelandesi desiderosi di andare in vacanza senza peró doversi sottoporre a test o quarantena. E così questo arcipelago di appena 700 abitanti si è trasformato nella meta più ambita dell'anno dai neozelandesi.

Amina D'Addario

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