Green Pass, se tarda si può usare il certificato vaccinale

Fino al 12 agosto chi non ha ancora ricevuto il Green pass potrà viaggiare in Europa presentando le certificazioni cartacee o digitali ricevute al momento della guarigione, della vaccinazione o dopo il risultato negativo di un tampone. A stabilirlo è stata l’Ue per venire incontro alle necessità dei viaggiatori che si sono trovati alle prese con ritardi nell’emissione della certificazione verde europea.

Percorso vaccinale completo
Grazie al certificato vaccinale, dunque, nei prossimi giorni ci si potrà spostare nei Paesi dell’Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

Il percorso vaccinale però, come spiega Corriere.it, dovrà essere ultimato. Una sola dose di vaccino, infatti, dà diritto al Green pass solo in Italia e non basta per potersi spostare all’interno dell’Unione europea. La certificazione europea è infatti valida sono a partire dalla seconda dose di vaccino. Agli italiani che hanno fatto una sola dose, dunque, sarà richiesto il tampone entro le 48 ore precedenti al viaggio.
Il green pass dopo 15 giorni dalla prima dose è valido solo per gli spostamenti interni alla Penisola.

Viaggi di lavoro senza restrizioni
Diverso il caso di chi si sposta per lavoro in un Paese europeo. Se la durata del viaggio è inferiore ai cinque giorni, infatti, non dovrà sottoporsi a tampone o fare la quarantena. Occorrerà però compilare l’Ue Digital Passenger Locator Form.

Le regole cambiano per coloro che arrivano dal Regno Unito in Italia, a causa della variante Delta che sta colpendo pesantemente il Paese. Tutte le persone in arrivo dalla Gran Bretagna dovranno essere in possesso di un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti all’ingresso e dovranno sottoporsi a cinque giorni di quarantena in Italia.

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