Egitto, inizia la fase 2:ecco le norme per i turisti

Negli ultimi due mesi ha visto raddoppiare i turisti internazionali e ora morde il freno. L’Egitto è pronto a programmare il suo futuro turistico e fa leva sulla sicurezza sanitaria per continuare a guadagnare posizioni nel ranking delle preferenze dei potenziali turisti.

A ribadire ancora una volta come la tutela dei visitatori sia la priorità assoluta del Paese è Khaled el-Enani, il ministro egiziano del Turismo e Antichità. A lui il compito di spiegare dal palco del Wtm di Londra come il governo di cui fa parte abbia deciso di adottare la linea dura nei confronti delle strutture ricettive che non rispettino le procedure anti-Covid. “In Egitto gli hotel sono più di 1.200 - sottolinea in conferenza stampa -, ma di questi a luglio solo 870 circa sono stati autorizzati a riaprire. Tutte le strutture che hanno ricominciato a lavorare hanno ottenuto il nostro ‘Hygiene Safety Certificate'”.

Il ministro ha poi precisato - come riportato da TTG Media - che tutti gli hotel che non rispettano il certificato d’igiene vengono chiusi lo stesso giorno della verifica; inoltre sono sempre obbligatorie le mascherine e tutto il personale degli alberghi dev’essere vaccinato.

La tutela degli ospiti
Altrettanto rigorosa è la policy applicata nel caso in cui un turista contragga il Covid-19: “Se un ospite mostra sintomi della malattia - spiega il ministro - il suo hotel è tenuto a informare il Ministero della Salute. Se i sintomi sono lievi il soggetto può rimanere in hotel e tutti i costi aggiuntivi del soggiorno sono coperti dalla struttura. Nel malaugurato caso in cui, invece, il paziente debba essere trasferito in ospedale, tutte le spese saranno a carico del Governo”.

Da Sharm a Luxor in aereo
Negli ultimi due mesi, sottolinea el-Enani, il numero di turisti internazionali è raddoppiato a riprova, secondo lui, della fiducia che gli altri Paesi ripongono nella sicurezza della destinazione. Ed è proprio su questo punto nodale che il Paese intende battere per incominciare a ‘dirottare’ i visitatori, l’80 per cento dei quali sceglie ora le spiagge del Mar Rosso, verso l’Egitto classico. Da qui la decisione di operare un volo interno che, una volta la settimana, collega Sharm el Sheikh a Luxor in 50 minuti, consentendo ai turisti di fare gite di un giorno alla scoperta della Valle dei Re. “Sono fiducioso sul fatto che presto aumenteremo questi voli” annuncia il ministro. L’Egitto non ha più intenzione di perdere ancora tempo: è ora di tornare a contare nella mappa internazionale dei viaggi.
Stefania Galvan

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