Evasione fiscale da 13,5 miliardi nel settore del turismo

Un'evasione fiscale pari a 13,5 miliardi di euro colpisce il comparto turistico nel 2011. Lo rivela uno studio condotto da Cescat, centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia, che, oltre a stimare il mancato introito miliardario per le casse dello Stato, segnala un giro d'affari 'in nero' di circa 36 miliardi di euro, attribuibile a scontrini non emessi, Iva non dichiarata e imposte sul reddito evase. Sempre secondo l'analisi di Assoedilizia, il turismo peserà, sul Pil 2011, per 1.560 miliardi di euro, pari al 12%, ovvero 185 miliardi di euro. Nella potenziale lista degli evasori figurano diverse realtà della filiera, da pensioni e bed & breakfast, sino ad arrivare agli stabilimenti balneari, ma anche a bar e ristoranti. La mappa dell'evasione fiscale coinvolge tutto il Paese, ma trova una percentuale più alta nel Mezzogiorno e nelle Isole con circa il 35%, mentre nel Nord Italia il dato si attesta al 20%.

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