Cercare lavoro con LinkedIn, un decalogo per non sbagliare

Conta mezzo miliardo di utenti in tutto il mondo, ma non sembra essere ancora apprezzato abbastanza per la ricerca del lavoro soprattutto dai millennials. Eppure un buon profilo su LinkedIn può rivelarsi un buon biglietto da visita per accedere nel mercato lavorativo e in particolare nei big brand, che puntano sempre di più sul social network per l’individuazione di nuove risorse affidabili, competenti e preparate. Ecco quindi dieci regole per farsi notare, riportate oggi da La Stampa.

Innanzitutto partire dalla foto. Una buona immagine, coerente con il proprio profilo, potrebbe incrementare notevolmente la visibilità di 14 volte.  

Il titolo professionale non è sufficiente. Meglio pensare a un titolo convincente. Descriversi con un massimo di 40 parole in italiano o in inglese, evitando possibilmente frasi fatte o “buzzword” come ‘esperto’,  ‘specializzato’ o ‘appassionato’.

Inserire esempi concreti su motivazione e risultati raggiunti. Non sottovalutare le proprie esperienze di volontariato e impegno sociale. Possono rivelarsi un valore aggiunto.

Aggiungere le competenze può incrementare le visualizzazione di 13 volte, così come le ‘raccomandation’, ovvero le referenze positive di ex colleghi e conoscenti.

Compilare attentamente la sezione della formazione, includendo anche corsi extra scolastici e master, e quella professionale.

Ricordarsi sempre la natura di LinkedIn. È un social network e come tale richiede la stesura di post e la pubblicazione di contenuti. Espandere la propria rete seguendo personaggi illustri nel settore di riferimento può accrescere poi la reputation.

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