Il nuovo nemico pubblico è Tripadvisor

Italiani: popolo di santi, poeti e navigatori di Tripadvisor!

Internet, oltre ad aver aperto la frontiera del fai da te nel mondo dei viaggi, ha negli ultimi anni visto la nascita di più di un sito grazie al quale chiunque può scoprire il livello di gradimento di una struttura alberghiera prima di prenotarla. Non c'è dubbio che questo abbia rivoluzionato il sistema di scelta della clientela, che precedentemente si basava esclusivamente sul consiglio dell'agenzia di viaggi.

Sarei irragionevole a contestare l'utilità di questo strumento che io stesso utilizzo con pinze e moderazione, ma è evidente che ci siano dei notevoli abusi. Sono certo che a tutti voi sia capitato di sentirsi dire: "Su Tripadvisor ho letto che..."; a pensarci è incredibile che le persone a volte si affidino al parere di uno sconosciuto piuttosto che al consiglio competente dell'agente di viaggi.

Altro che santi, poeti e navigatori: italiani popoli di recensori incalliti!

Ci sono persone che non vedono l'ora finisca la vacanza per collegarsi e scrivere il proprio insindacabile giudizio partendo dal ritardo di 3 minuti e 42 secondi del volo, dall'aria condizionata troppo forte sul bus del trasferimento fino a ogni singolo particolare fuori posto durante il soggiorno: mi duole dirlo, ma ci sono persone veramente incapaci di godersi le vacanze!

Qualche mese fa ho voluto scrivere personalmente a un recensore che sconsigliava caldamente il resort sul quale avevo appena trascorso le mie ferie. Questo vero imbecille tuonava senza mezze misure contro villaggio e tour operator in quanto a suo parere una bottiglia d'acqua dal minibar aveva il costo di 11 euro: non ho potuto fare a meno di fargli notare che si trattasse in realtà di 11 lire egiziane, che non è per niente la stessa cosa.

In un mio precedente viaggio a Zanzibar rimasi letteralmente a bocca aperta: siccome una sera mancò l'acqua (cosa non inusuale sull'isola) assistetti alle proteste di una cliente che oltre a dimostrare una spiccata intelligenza ("ho pagato e voglio l'acqua!") concluse la sceneggiata minacciando il direttore del resort di una pesantissima recensione al rientro in Italia. Inutile dire che al mio rientro dal viaggio dovetti attendere solo 24 ore per leggere tutto quanto di più falso potesse essere scritto su un resort meraviglioso nel quale improvvisamente erano comparsi ratti e fantomatici serpenti: avevo appena scoperto l'esistenza della "recensione ritorsiva".

A volte ci sono clienti che prima di prenotare passano sere e notti a leggere giudizi vecchi di mesi (a volte di anni!) e per questo assolutamente inattendibili: avvicendamenti nello staff delle cucine, nei bar e in sala, ma anche nel direttivo, possono invertire il trend di un albergo in pochi giorni.

La gente non tiene assolutamente in considerazione queste enormi variabili e dimentica che l'agente di viaggi che li consiglia ha spesso feedback ben più affidabili di mille recensioni poichè conosce pregi e difetti delle strutture che propone attraverso i racconti delle persone già partite.

Ho voluto giocare additando Tripadvisor come "il nuovo nemico pubblico" senza in realtà provare alcun timore nei suoi confronti: lo uso quando mi fa comodo e lo sminuisco quando occorre.

D'altra parte, quando si combatte contro qualcuno più grande e forte di te l'unico sistema è sconfiggerlo con l'astuzia.

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