I t.o. difendonoil modello charter: "Low cost non danno le stesse garanzie"

I tour operator difendono il modello charter e chiedono alle agenzie di fare fronte comune anche contro l’avanzata delle low cost, giudicate non in grado di garantire gli stessi servizi e qualità.

L'appello di Dante Colitta, direttore commerciale Geo Travel Network, sulla necessità di trasparenza e comunicazioni tempestive sulle modifiche dei voli charter ha dato il 'la' al dibattito con i tour operator che si è tenuto nel corso della convention della rete.

Un faccia a faccia su uno dei temi che coinvolge in pieno il lavoro delle agenzie, creando spesso problematiche con i clienti di difficile gestione: cambio aeroporto all'ultimo minuto, spostamento di date del rientro, soldi in più chiesti ai clienti per adeguare le tariffe al costo del carburante.

I tour operator tuttavia ridimensionano il problema. "I casi reali dicono che solo nel 10 per cento delle prenotazioni di voli charter subiscono modifiche significative - spiega Andrea Moscardini, direttore vendite Francorosso -. Attenzione, dunque, alla differenza tra il percepito e la realtà dei fatti: non è giusto mettere alla gogna i t.o. con cui, invece, è necessario un rapporto costruttivo. E non dimentichiamo che oggi non siamo comunque pronti a lavorare al di fuori dei voli charter".

"La scorsa stagione invernale abbiamo tentato di spostarci sui voli di linea, ma senza risultati - conferma il direttore commerciale Veratour, Massimo Broccoli -: i voli charter rimangono al momento l’unica strada certa per assicurare servizi, mete e tempi collegati ai pacchetti dei villaggi prima di tutto".

Un quadro confermato dalle stesse adv, che nonostante i problemi evidenziano che i voli di linea non sono ancora competitivi su mete, disponibilità e prezzi. "Delle volte si dimentica di dire al cliente che alcune garanzie date dai voli charter, non possono esserci sui voli di linea e dalle compagnie low cost - spiega Fabio Landini, a.d. Press Tours -. Quindi: va bene il dibattito e il confronto all'interno del settore, ma credo sia necessario rimanere uniti".

Che qualche difficoltà comunque esista lo conferma Guido Ostana, direttore commerciale Settemari: "Anche per noi è difficile fare previsioni e quindi avvisare le adv: molto spesso le compagnie si rendono conto di non aver riempito i voli con tempi che risultano essere strettissimi e che colgono anche noi impreparati ma soprattutto senza strumenti".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana