Match Point FilippettiEden e la sfida Hotelplan

Si toglie gli occhiali e guarda dritto: “Siamo in una fase importante di Eden Group. Mi piace capire e discutere con i miei manager”.

Poi gli piace tanto fare di testa sua, perché il mercato lo conosce bene e lo frequenta da tempo. Incontriamo Nardo Filippetti nel suo ufficio milanese di corso Italia. “Casa Hotelplan”, il brand che deve ripartire (e presto).

Filippetti intanto balza da una poltrona all’altra e qualche volta le decisioni sembrano rallentare. Da presidente di Astoi sta vivendo in queste settimane la crisiAlitalia e l’avvento dei commissari, da proprietario di Eden Group sa bene che deve rilanciare l’azione se vuole prendersi altre quote di mercato.

Presidente, parliamo di Alitalia. Una storia ancora tutta da scrivere?
Abbiamo ricevuto comunicazione che la compagnia dispone di risorse sino a fine ottobre, ma serve un’iniezione di fiducia al mercato.

E dopo?
Alitalia deve poter continuare a investire, visto che opera su un mercato molto competitivo. Sono certo che in Az troveranno il modo di proseguire l’attività nel migliore dei modi in attesa che qualcuno si faccia avanti con un’offerta.

Per il momento abbiamo registrato solo dietrofront e mezze parole dai possibile acquirenti…
Non credo che assisteremo a una svolta in tempi brevi. Noi imprenditori del turismo siamo però disponibili a sostenerla per il bene del Paese. In fondo, ora i rischi sono decisamente minori rispetto a qualche tempo fa.

Quali rischi?
Alitalia tecnicamente si trova in Chapter 11 e questo riduce i rischi per tutti, agenzie di viaggi e consumatori. Ma continuo a ripetere che servono segnali su tutti i fronti, anche quello charter per esempio.

Sembrava una partita chiusa…
Forse l’ennesima “nuova” Alitalia potrebbe sedersi al tavolo con gli operatori per trovare un’intesa su qualche destinazione e ragionare su prezzi di mercato. Farebbe bene a tutti, vedremo.

Passiamo al mondo tour operator. Eden Group che stagione vive e cosa si aspetta dall’estate 2017?
I primi tre mesi dell’anno siamo partiti tutti forte con crescite a doppia cifra, poi c’è stato un rallentamento evidente. Siamo in attesa di vedere le prossime settimane per capire il reale andamento.

Intanto l’Italia e la Spagna rallentano e ne approfitta la Grecia?
Infatti. L’Italia non sale come nelle aspettative e la Spagna su alcune linee fatica. Gli spagnoli hanno aumentato i prezzi per sostenere i numerosi investimenti effettuati nel ricettivo. Oggi guadagna terreno la Grecia per il rapporto qualità/prezzo

Quindi l’esercizio 2017 di Eden Group come si chiuderà?
Intermini di fatturato penso sia difficile fare meglio del 2016 (297 milioni di euro di ricavi e 9 milioni di Ebitda come consolidato di gruppo n.d.r.) ma abbiamo lavorato bene sui costi e ci aspettiamo una buona risposta dal fronte marginalità. Scontiamo anche la situazione Hotelplan e Turisanda. Oggi abbiamo le idee chiare e abbiamo capito dove andare, ma non è stato tutto semplice.

Lo dice con un sorriso stirato, perché sa bene che il mercato si aspettava una ripartenza immediata del brand milanese. Ma la sua dichiarazione (e l’espressione) lascia intendere che non è stato facile.

Continua a credere nel rilancio di Hotelplan?
Ci credo tantissimo e sono pronto a investire ancora. A settembre partiremo con il nuovo progetto che metterà a disposizione delle agenzie anche un nuovo portale con due eventi di presentazione a Milano e Roma.

Prevedete di cambiare il target di riferimento?
Si deve posizionare nella parte alta di mercato, la fascia di sua competenza. Deve riprendersi la dignità che merita con un grande ruolo nel mercato del lusso. Quest’anno abbiamo ottimizzato l’offerta tenendo sui prezzi. Abbiamo fatto tutto questo senza tagli di personale e cercando di dare visibilità e forza anche a Turisanda.

Turisanda è un’altra scommessa?
Vedrà che può darci ancora soddisfazioni. Nel 2017 contiamo di arrivare a una cifra d’affari di 15 milioni di euro, un segnale di vivacità.

Cartelli alla guida del commerciale del gruppo è un segnale chiaro per tutti.
Diciamo che ho inteso spiegare che la proprietà è presente e conta sul rilancio di tutte le aree. Niente di più.

Se dico Mar Rosso resta prudente?
Penso che nei prossimi 2-3 anni assisteremo ad una ripresa costante della destinazione. I segnali del 2017 vanno in questa direzione. Potrebbe anche riaprire nicchie di clientela che sono andate su altri canali o destinazioni.

E intanto sogna di avere una grande catena alberghiera…
Non esageriamo. Ammetto che mi piace questo mondo. Sono nato albergatore e mi immagino di poter avere una catena con tante strutture, ma parlo di gestione. Oggi contiamo su 9 alberghi e nel giro di qualche anno vorrei arrivare a 20. Ma scriva gestione per favore, non è il momento di comprare strutture.

Tanti progetti e il vecchio amore alberghiero. Prima sarà però necessario riportare Hotelplan sul giusto binario. La prossima sfida.

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