Francia, Cina, Spagna e Alitalia I piani di Alpitour e le verità di Burgio

"Un piccolo esperimento interessante  che sta comportando più lavoro che capitale, con cui speriamo di vendere l'Italia". Gabriele Burgio, presidente e a.d. di Alpitour, svela così, a margine della presentazione a Roma della mostra per i settant'anni del tour operator, i piani del gruppo torinese dopo lo sbarco sul mercato d'oltralpe con la divisione Alpitour France.

"Abbiamo appena costituito la società - spiega-. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli, ma partiremo entro fine giugno con 15 alberghi. Non ci apriremo subito al b2c. In questa fase vogliamo lavorare con le tante agenzie francesi e avere così una buona rete di distribuzione".

I rumors sul mercato spagnolo
Non sono intanto ancora maturi i tempi per entrare nel mercato outgoing spagnolo. "In questo caso - precisa Burgio - si è trattato più di un'associazione avanzata da diversi osservatori, fatta sulla base della mia esperienza lavorativa di 25 anni in Spagna e dell'approdo recente in terra d'oltralpe di Alpitour.  È vero che abbiamo visto cose, ma ci stiamo solo ragionando. Ora abbiamo bisogno che il progetto in Francia trovi la sua velocità di crociera".

Alla conquista del mercato cinese
Positivi, intanto, i numeri che il gruppo di via Lugaro sta ottenendo sul bacino cinese. "Abbiamo cominciato a interessarci a questo mercato due anni fa, portando i turisti dalla Cina sui nostri aerei per il lungo raggio che venivano utilizzati dagli italiani soprattutto d'inverno e meno d'estate". Dal punto di vista industriale, rimarca Burgio, "è stato un matrimonio perfetto, tanto che quest'anno abbiamo triplicato i voli da Malpensa su Nanchino, con tassi di occupazione del 100 per cento".  

Nonostante il tutto esaurito sul corridoio Cina-Italia, sembra peró essere in stallo la partnership con il gigante dell'e-commerce del Paese del Dragone, Alibaba. "Ci sono stati contatti, anche avanzati, ma il progetto si è un po' arenato perché - aggiunge il manager - non lo abbiamo ritenuto così urgente".

La concorrenza di Alitalia
Sul terreno dell'outgoing, viene infine giudicata sleale la concorrenza di Alitalia, ormai prossima all'inaugurazione del volo diretto sulle Maldive "già operato da anni da Neos. Non è giusto - si sfoga Burgio -. Come si può competere con un'azienda che viene finanziata dallo Stato con 600 milioni di euro?"

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