Addio mare Italia:gli italiani abbandonano le spiagge tricolori

Dopo i timori, arrivano le prime conferme: il 2019 sarà un anno nero per il mare Italia, accerchiato da un lato dal rilancio dell’Egitto e della Turchia e dall’altro dal taglio dei budget delle famiglie italiane. Lo dice Il Sole 24 Ore pubblicando i dati di un’indagine realizzata da Jfc:  “Per la prima volta negli ultimi cinque anni - dice Massimo Feruzzi, ceo di Jfc - la durata media della vacanza balneare (intendendo quella principale) scende sotto i 10 giorni, e più precisamente a 9,2 giorni di vacanza media, contro i 10,3 dello scorso anno”.  

Il mare resta la scelta principale di vacanza, ma diminuisce la quota degli italiani che manifestano l'intenzione di fare le ferie in una località balneare, assestandosi al 53,7% del totale (-6 punti percentuali rispetto all’estate 2018. Feroce è l’attenzione al budget: la mancanza di disponibilità economica si fa sentire nel 38,4% dei casi (lo scorso anno questo indicatore valeva il 18,4%).

Prezzi in aumento
Per contro, secondo l’indagine di Jfc, gli operatori italiani hanno aumentato i prezzi. Gli alberghi delle località balneari del Centro-Nord hanno apportato un aumento di prezzo dei listini pari al +2,2%; gli alberghi del Sud hanno rincarato del +4,1%; le strutture plein air delle località balneari hanno aumentato i prezzi del +4,3%; le altre strutture ricettive extra-alberghiere hanno apportato un aumento dei prezzi pari al +5,5%; i servizi di spiaggia subiranno un aumento complessivo che si attesta al +2,1%; la ristorazione aumenta di una quota pari al +1,5%; i costi del viaggio rispetto allo scorso anno crescono del 3,3%.

I conti in tasca al mare
Per il comparto mare Italia si prevede un decremento complessivo delle presenze del 4,1% e degli arrivi dell’1,6%. Anche il dato relativo al fatturato del comparto balneare italiano si allinea a queste previsioni, con una flessione di -3,3 punti percentuali. Il margine aziendale calerà di circa 8 punti percentuali rispetto alla stagione 2018.

Fra le Regioni, a cavarsela meglio sarà l'Emilia Romagna, seguita da Sardegna e Veneto; al contrario, le performance più negative saranno appannaggio della Puglia che, dopo anni di incessante crescita, nell'estate 2019 perderà sino al 13,6% di presenze e fatturato, della Sardegna, ad eccezione dell'area sudovest, del Nord del Lazio (-2,8% di presenze e -3,3% di fatturato) ed del Levante ligure (-2,2% di presenze e – 2,4% di fatturato).

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