Cox & Kings si salva: arriva l’italiano Lefebvre D’Ovidio

Cox & Kings Uk non fallirà. A salvare, a un passo dal default, la divisione britannica della più antica compagnia di viaggi al mondo sarà un italiano: il co-presidente e ceo di Abercrombie & Kent, il miliardario Manfredi Lefebvre D’Ovidio.

Una manovra di cui non sono ancora note le cifre, mentre lo è l’obiettivo: far crescere il t.o. nel segmento dei package tour, sviluppando le sinergie con il gruppo Abercrombie & Kent, specializzato nei viaggi tailor made di lusso. “Il tutto - spiega a La Stampa l’uomo d’affari, che è anche ex proprietario di Silversea Cruises - utilizzando l’ormai consolidata struttura organizzativa di A&K, con uffici in 56 Paesi”.

I presupposti per ripartire a testa alta, aggiunge, ci sono tutti: “Una base di manager soddisfacente, un database interessante e un mercato vivace”. Ora non resta che legare Cox & Kings a Abercrombie & Kent e il gioco è fatto: “Assicureremo il servizio ai clienti come se nulla fosse accaduto”.

Un modello in crisi
Una nuova avventura per Lefebvre D’Ovidio che, alla luce della crisi di Thomas Cook prima, e di Cox & Kings dopo, analizza i motivi della debolezza di un modello, quello inglese, “con la sua rete di uffici molto costosa, una flotta di aerei da riempire… Dagli hotel veniva comprata capacità, poi c’era il problema di rivenderla”. Aggiungendo la valuta che scende e la preoccupazione per la Brexit si è creato il mix esplosivo e il modello è entrato in una spirale negativa: “Una caratteristica molto inglese, non a caso è accaduto solo lì”.

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