Coronavirus, Costa Crociere: "Vogliamo rendere le crociere più sicure"

Più controlli di sicurezza all'imbarco, screening dei passeggeri in arrivo, maggiori interventi di sanificazione a bordo e accesso vietato ai passeggeri provenienti dalle aeree più colpite: sono gli interventi messi in campo da Costa Crociere all'indomani dell'allarme Coronavirus.

"Vogliamo rendere le crociere più sicure di prima - ha spiegato il d.g. Neil Palomba (nella foto) nel corso della cerimonia di battesimo di Costa Smeralda -: ci siamo attivati subito con questionari, controlli, termocamere all'imbarco e interventi di sanificazione sulle navi e abbiamo vietato l'accesso a chi risiede nei paesi focolai. Il nostro compito è trasmettere un messaggio rassicurante: siamo un'azienda responsabile che protegge i propri ospiti".

Lo scenario, aggiunge Carlo Schiavon, country manager Italia di Costa Crociere, "è difficile ma come tutti stiamo in guardia attivando le procedure previste per tutte le compagnie che fanno parte di Clia. È difficile trovare altri sistemi ricettivi così attenti come le navi da crociera".

Costa Asia
Come da previsioni, il mercato asiatico in casa Costa Crociere è quello che ha subito l'impatto maggiore, con le navi della flotta cinese ferme fino a metà marzo in porti giapponesi.  "Si è azzerato immediatamente - ammette Palomba -, non solo per le navi in Asia ma anche per quelle in Europa con passeggeri cinesi".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana