Tour operator in lottacon l'aumento dei prezzi

Dopo il boom estivo, continuerà la ripresa dell'outgoing? La tanto attesa fase di recupero riuscirà a resistere al caro bollette, alla mancanza di personale e ai biglietti aerei sempre più cari? Domande legittime che stanno tenendo con il fiato sospeso tutto il comparto, ancora una volta in bilico tra la grande voglia di viaggiare e l'affacciarsi di una nuova fase di incertezza.

La vera questione che aleggia tra gli addetti ai lavori è: la corsa dei prezzi porterà i clienti a rinunciare alle vacanze? Probabilmente no, secondo il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci, anche se gli effetti si sono già fatti sentire su alcune mete e su alcune fasce di viaggiatori. "Già nei mesi passati il rialzo delle tariffe aeree, in alcuni casi pronunciato, su alcune direttrici ha frenato la ripartenza, soprattutto verso il Far East. Tuttavia il traffico in questo 2022 è stato sinora molto interessante e la pratica media si è sensibilmente alzata. Questo significa che l'effetto deprimente sulle vendite ci sarà soprattutto sui target con una bassa o media capacità di spesa".

La questione dei prezzi sarà una prova importante per tutta la filiera secondo il direttore di Baobab, Alessandro Gandola: "Sapere se il mercato sarà in grado di assorbire questi aumenti unitamente all'aumento del prezzo del volato legato al caro fuel è la domanda che si pongono tutti i tour operator. La preoccupazione è forte ma non resta che provare. Se i prezzi non reggeranno sicuramente le strutture ricettive reagiranno con offerte speciali per riadattarsi alla domanda".

In attesa delle prenotazioni
Per quanto riguarda l'andamento attuale "le conferme in advance booking - spiega il direttore commerciale di Alpitour, Alessandro Seghi - sembrano risentire dell'incertezza legata alla coda pandemica e a fenomeni riconducibili alla crisi economica/internazionale. Riscontriamo inoltre una diversa velocità delle vendite tra destinazioni che hanno potuto contare su un ri-avviamento più lungo - Maldive, Egitto e Repubblica Dominicana su tutte - e quelle che hanno riaperto solo nel corso degli ultimi mesi".

Altro aspetto da non sottovalutare, il ritocco dei prezzi, che secondo Seghi sarà a questo punto inevitabile: "Albergatori, compagnie aeree, dmc, tour operator e agenzie di viaggio dovranno necessariamente portare al mercato, in tutto o in parte, gli aumenti dei costi cui sono sottoposti, non è possibile fare altrimenti".

Per il ceo di Idee per Viaggiare, Danilo Curzi, la carta da giocare per blindare i viaggi di fine anno sono i posti garantiti: "Se parliamo di voli, c'è certamente una percentuale di aumento che viene avvertita. Però non è una situazione così grave al momento. Per scongiurare comunque un aumento di prezzi abbiamo previsto, per il periodo di Capodanno, partenze garantite che permettono di bloccare il prezzo del pacchetto e di conseguenza anche del volo".

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