Una nuova linea di prodotto: Veratour inaugura Experience

Un inizio d’anno scoppiettante, che parte con una nuova brand image: Veratour apre il 2023 con un “sentiment molto positivo, sulla scorta di un 2022 nel quale abbiamo chiuso il 33° bilancio consecutivo in utile”.

Stefano Pompili (nella foto), direttore generale e co-ceo di Veratour, presenta tutte le ultime novità, a cominciare dal payoff ‘Ora la vacanza italiana nel mondo', messo a punto grazie alla collaborazione con l’agenzia di comunicazione Hdrà.

“Quest’anno si riparte con un catalogo annuale completamente rinnovato, che sarà più ‘fashion e meno tradizionale’ e non riporterà più i listini dei prezzi. Le quotazioni vengono fornite solo online, costantemente aggiornate in base all’andamento della domanda” spiega il manager.

In questa fase il logo di Veratour rimane quello già ben noto alla clientela, mentre si rinnova l’immagine delle Verastore. Proprio sulle Verastore Pompili ha obiettivi ambiziosi: “Nel 2023 vorremmo arrivare a mille300 agenzie fidelizzate, dalle quali dovrebbe transitare l’80-85 per cento del nostro fatturato”.

Sempre quest’anno, insieme al fratello Daniele, co-ceo e responsabile del prodotto, Pompili ha coniato un nuovo brand, ‘Experience Veraclub’, una linea di prodotto più ‘light’ rispetto ai classici Veraclub. “In quest’ambito rientrerà una selezione di strutture sulle quali avremo a disposizione una parte delle camere, proponendo un format differente rispetto a quello standard”.

In dettaglio, si avrà sempre la garanzia di un assistente residente Veratour, insieme a un intrattenimento soft e a una cucina di taglio internazionale con un tocco italiano. “Il progetto decollerà da febbraio: partiamo con nove resort Experience Veraclub, per la maggior parte operativi dall’estate. In alcuni casi si tratterà di una sorta di ‘doppione’ di Veraclub già esistenti, ad esempio in Spagna o in Grecia, con l’obiettivo di allargare e potenziare l’offerta con strutture che non hanno tutte le caratteristiche dei Veraclub – che a oggi mantengono un grado di fidelizzazione del cliente pari al 42 per cento -  ma che comunque rappresentano un’ottima opportunità per chi opta per una vacanza più ‘libera’, a contatto con clientela anche internazionale”.

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