Diana, Ota Viaggi:“Restano i problemi su costi, personale e mancanza di voli”

“La scorsa stagione estiva abbiamo avuto grossi problemi di voli, costi e personale e oggi cosa è cambiato? Nulla, siamo sempre nella stessa situazione”. A parlare con franchezza delle problematiche che, a distanza di pochi mesi, si trovano ancora ad affrontare gli operatori della Penisola è stato il direttore commerciale di Ota Viaggi, Massimo Diana (nella foto), in occasione della convention di TravelBuy dei giorni scorsi.

“All’Itb di Berlino tutti i tour operator internazionali parlavano del biennio 24/25, noi italiani abbiamo invece tempistiche e dinamiche veramente arcaiche. Nessuno dice, ad esempio, che su Olbia, la porta per la Costa Smeralda e il sogno del nostro Mare Italia, la capienza dei vettori non è assolutamente esaustiva rispetto alla domanda che abbiamo”.

La situazione dei voli
Secondo il direttore commerciale è soprattutto l'incertezza sul volato ad accrescere puntualmente le difficoltà degli operatori:  “Aeroitalia (aggiudicataria dei voli in continuità territoriale sulla Olbia-Linate, ndr) è una startup con soli cinque aeromobili, mentre Volotea ha ormai deciso di portare via le macchine dall’isola, perché ha vinto la continuità sulla Corsica molto più remunerativa e molto più lunga dal punto di vista della stagionalità".

Diana ha poi sottolineato che, nonostante gli sforzi affrontati dall'azienda per garantire posti volo, i prezzi "poco low" dei vettori stanno orientando la domanda verso gli spostamenti via mare: “Su 100 passeggeri diretti in Sardegna, oggi 92 vanno in nave e 8 con l’aereo. Il prezzo medio del traghetto siamo riusciti ad abbatterlo con investimenti importanti, mentre per bigliettare un Olbia-Milano a fine agosto oggi si devono spendere circa 750 euro più tasse, vale a dire quasi quanto un biglietto per New York”.

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